Se Augusto Marasco diventa il nuovo sindaco di Foggia, si prevedono tempi duri per tutti coloro che vogliono aprire una sala scommesse. Lotta al gioco d’azzardo, al proliferare dei centri in cui troppe persone danno via i loro soldi e, molto spesso, anche l’equilibrio sociale delle loro famiglie. Almeno questo è nelle intenzioni. Perché il candidato alla poltrona di primo cittadino nelle file del centro-sinistra “dopo avergli spiegato le ragioni ed i contenuti della mia petizione, ha detto ‘ok’. Ha accettato la mia proposta” ha detto Massimiliano Arena, candidato al consiglio comunale nel PD e referente su Foggia dell’ufficio del Garante Regionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
LA PETIZIONE Di quale proposta stiamo parlando? Di una delle cinque petizioni che Arena ha lanciato ieri pomeriggio per “tutelare i diritti dei minori e delle loro famiglie”. Una delle firme, che si potrà sottoscrivere sulla piattaforma digitale Change.org, servirà a dire “stop alla concessione di autorizzazioni alle scale scommesse per 5 anni nel comune di Foggia. Sono luoghi che rovinano le famiglie, che attirano giovani allontanandoli da luoghi più sani e creano dipendenza. Sono posti in cui si aggirano certificati penali che camminano”. La proposta si rivolge soprattutto al “sindaco di Foggia, che dovrà mettere un freno all’apertura massiccia di questi centri. Noi, però, chiediamo di prevedere anche degli sgravi fiscali ai negozi, ai bari, ai tabacchini che eliminano le slot machine, perché sappiamo bene che determinano delle entrate importanti per le loro casse. Insomma, bisognare iniziare a creare una cultura diversa su questo argomento”.
MARASCO HA DATO IL SUO OK E quanto può pesare questa proposta nell’economia del voto per gli attuali candidati sindaci? “Per il momento – ha puntualizzato Arena, stuzzicato dalle domande – la petizione l’ho presentata solo al candidato sindaco del centro-sinistra Augusto Marasco, il quale mi ha ascoltato ed ha condiviso le ragioni di questo intervento”. Dunque, se Marasco dovesse vincere sarebbe bello che mantenesse fede all’impegno preso. La rete dei promotori composta dalla rivista Diritto Minorile, dall’Unicef provinciale e della Camera Minorile di Capitanata, con il sostegno formale della Garante Regionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Rosy Paparella, spera di raccogliere su Foggia almeno mille firme per far sentire la loro voce della cittadinanza, un po’ come è successo a Bari. Dove proprio un migliaio di firme raccolte dai cittadini contrari all’apertura di una sala scommesse hanno dato il via a quella che è diventata la Legge regionale sul Gioco d’azzardo patologico (Gap) approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale pugliese nei mesi scorsi.
LA LEGGE REGIONALE A prescindere dal nome, il futuro sindaco di Foggia dovrà fare i conti con la nuova Legge che prevede: divieto di aprire sale giochi e slot machine ad una distanza inferiore a 500 metri da luoghi ‘sensibili’ come scuole, chiese, oratori, centri giovanili e sociali. Ma non solo. Perché per le sale scommesse il rinnovo delle autorizzazioni già esistenti sarà concesso solo se l’esercizio osserverà i requisiti previsti dalla nuova normativa regionale. Infine, sono previsti anche interventi di formazione ed informazione per contrastare il fenomeno della ludopatia, che in Puglia sta raggiungendo livelli allarmanti.